venerdì 21 marzo 2008

Om Mani Padme Hum


Le notizie che in questi giorni arrivano dal Tibet riportano alla mente la tragedia del 15 aprile 1989 quando in piazza Tiananmen, a Pechino, un numero imprecisato di persone (si parla dai 400 ai 12.000 morti) venne massacrato per il semplice fatto di aver voluto manifestare in nome della libertà. Torna in mente l'immagine di quel coraggioso ragazzo che si oppose
da solo ai carri armati dell'esercito cinese. Tutti speriamo che questo non avvenga in questa splendido paese simbolo della pace e della spiritualità, che predica da sempre i valori della libertà e dello spirito. Ma sperare non è sufficiente e bisogna che la comunità internazionale faccia qualcosa e non si giri dall'altra parte solo perchè non ci sono interessi commerciali in gioco o meglio questa volta ci sono con i Cinesi. Tutti vogliamo che questa volta il Tibet non sia lasciato solo.
Per capire lo spirito dei Tibetani forse occorre valutare le parole di qusto mantra.
OM MANI PADME HUM

Om mani padme hum è formato da sei sillabe-germe che, nell'ordine, hanno il seguente significato: sentiero dell'universalità, sentiero della unificazione e della pace interiore, sentiero della visione creativa, sentiero dell'integrazione. La traduzione più diffusa, anche se solo approssimativa, è Salve o Gioiello nel fiore di Loto.

Nelle regioni ricadenti sotto l'influenza della religione buddhista, questo mantra si ritrova dappertutto: inciso sulle rocce, scolpito nelle pietre votive che i viandanti depongono sui caratteristici muri di preghiere, dipinto sulle bandiere (chattar) che garriscono nel vento e distribuiscono parole di amore e di pace al mondo intero. L'amore per tutte le creature viventi, anche quelle più semplici e più primitive, è infatti la base filosofica e morale del buddhismo; l'amore che ognuno di noi deve manifestare verso il prossimo per giungere alla liberazione dal dolore ed alla definitiva redenzione di tutto il genere umano.

"È molto bene recitare il mantra Om mani padme hum, ma mentre lo si fa, si dovrebbe pensare al suo significato, perché il valore di queste sei sillabe è grande e vasto... La prima sillaba Om [...] simbolizza il corpo, la parola, e la mente impure del praticante; questi simbolizza anche il puro corpo, parola, e mente di un Buddha[...]"

"Il cammino è indicato dalle seguenti quattro sillabe. Mani, significa gioiello, simbolizza i fattori del metodo, la intezione altruista di diventare illuminato, compassione e amore[...] "

"Le due sillabe, padme, significano loto, simbolizzano saggezza"

"La purezza dev'essere raggiunta attraverso una indivisibile unitá di metodo e saggezza, simbolizzate dalla ultima sillaba hum, che indica la indivisibilitá[...]"

"Quindi le sei sillabe, om mani padme hum, significano che, dipendendo dalla pratica di un cammino che sia l'unione indivisibile di metodo e saggezza, si puó trasformare un corpo, una parola, ed una mente impure nel corpo, parola, e mente nobili di un Buddha"

Tenzin Gyatso, 14esimo Dalai Lama, "Om Mani Padme Hum"


Tratto da > Wikipedia,