lunedì 10 settembre 2007

Un Tranquillo Week-End di Paura

Sabato 8 Settembre ore 18

A bordo del Mosè rientriamo in porto dopo aver trascorso una splendida giornata al largo. Nonostante i timori del nostromo Pino, amico da una vita, di incasinarsi durante le manovre di attracco entriamo in banchina e attracchiamo con una manovra assolutamente Perfetta !!

Con abili movimentazioni dei due motori, ora quello di destra ora quello di sinistra, la barca si gira dolcemente sotto i suoi abili comandi e al primo tentativo s'infila perfettamente nel suo spazio, quasi senza che io e mio fratello appostati ai due lati di poppa facciamo niente per aiutarla ad entrare.

E' ancora presto, ma decidiamo di provare i fuochi del piano cottura visto che nessuno li ha mai usati . I fuochi sono ad alcool; più o meno come i fornelleti che si usano per mangiare la fondue bourguignonne, incassati nel piano hanno uno sportellino che con una manopola sia apre e si chiude gradualmente per regolare la fiamma. Ne apriamo uno e lo riempiamo di alcool, ripuliamo il piano da eventuali residui di alcool e con molta attenzione accendiamo il fornello. Tutto funziona in modo perfetto. Mi domando solo come così poco alcool possa durare il tempo necessario a far bollire una pentola d'acqua.
Le vongole riposte in frigorifero avranno ancora poche ore di vita !!!!

Mentre gli altri vanno a fare una corsetta, per aprirsi lo stomaco, io scendo in cambusa e mi metto ai fornelli. Riempo la pentola d'acqua, accendo il fornello ad alcool e metto la pentola sul fuoco.

Nel frattempo trovo una pizzetta che decido di tagliare a quadratini e che metto in un piatto insieme ad alcune olivette nere, pronti da offrire al ritorno dei sicuramente affamati corridori.

Dopo una decina di minuti controllo la temperatura dell'acqua. Appena tiepida e per di più il fuoco si è spento;probabilmente l'alcool è finito. Con precauzione rabbocco il fornello (solo il giorno dopo curiosando su Internet scoprirò che il metodo era sbagliato) e lo riaccendo. Ripassano pochi minuti e il fuoco è di nuovo spento.

A questo punto, visti i lunghi tempi di cottura, decido di accendere l'altro fuoco e di cominciare a cucinare le vongole.

Rabbocco nuovamente il primo fornello , che improvvisamente si accende insieme ad un bicchiere di plastica che usavo come imbuto.

Appoggio la tanica in terra.

Il tappetino ha appena cominciato a bruciare. Lo spengo immediatamente.

Mi accorgo solo ora che la tanichetta del alcool sta bruciando internamente (la fiamma dell'alcool è praticamente invisibile). Provo a spegnerla cercando di togliergli l'aria, tappandola, ma non ho niente a disposizione e ci provo con la mano. Non ci riesco e ovviamente mi scotto. Esco di corsa sul ponte , butto la tanica in mare,a poppa della barca, che fortunatamente si spegne e affonda immediatamente.

I vicini di barca, intenti con un computer, non si accorgono di nulla.

Rientro. Controllo nel raggio d'azione di dove operavo . Sembra tutto Ok.

Casualmente dopo 30" secondi guardo alla mia sinistra.....

Dietro al 14'' pollici TV, appoggiato sui cuscini della cuccetta di prua, una maglietta sta bruciando allegramente con un fuocherello dall'intenso colore arancione.

PANICO !

Vengo preso da un senso di impotenza e per un istante non so cosa fare, rimango lì a guardare la fiamma. Finalmente mi sblocco, prendo la maglietta in fiamme e la butto nel lavello.

Il materassino però continua a bruciacchiare. Fortunatamente lì vicino ho un secchiello con un po' d'acqua che butto immediatamente sul cuscino.

Il fuoco è spento!

Sono praticamente in apnea , mi guardo sconcertato e demoralizzato in giro, controllo ogni più piccolo particolare. Finalmente e tutto OK!

In cabina c'è un po' di fumo, fortunatamente non tanto. Apro gli oblò superiori e un un filo di fumo comincia ad uscire. Mi attendo che da un momento all'altro i vicini si facciano vivi. Nessuno.

Controllo i danni : 1 T-Shirt bruciata, 1 Camicia scottata, 1 tappetino bruciato, 1 materassino parzialmente bruciato e bucato, 1 mano leggermente ustionata.

Passato lo spavento, ma non lo scombussolamento che ancora mi sento dentro, e visto che tutto è tornato normale, controllo le vongole che nel frattempo avevano continuato a cuocere. Sono ancora parecchio indietro.

"HEIII!! CUOCOOO !!! Gli spaghetti vanno bene o sta andando a fuoco la barca !" Mi urlano in tono scherzoso Pino e mio fratello che stanno arrivando.

Gli vado incontro e gli racconto l'accaduto. Pino mi guarda incredulo e mi chiede se sto scherzando. Dopo di chè , mi chiede innanzitutto se io sto bene "

"A parte la mia mano e il cuscino....."

"Chi se ne frega del cuscino, piuttosto fammi vedere la mano,... Ah! meno male e solo una leggera scottatura "

Guarda il cuscino e dice "...... poi tanto avevo deciso di rifoderare i cuscini"

A questo punto si accorge del piatto con gli stuzzichini e prontamente ne addenta un paio.

Da vero amico mi rasserena e mi dice di stare tranquillo che non è successo nulla!

La barca è sana, la mano pure, lo stomaco invece comincia a lamentarsi.

Il fuoco delle vongole si è spento.

Proviamo ad utilizzare i fornelli elettrici.

Sovracarico!!! Salta due volte la corrente .

Un'ora dopo siamo con le gambe sotto al tavolo del ristorante, serviti e riveriti.

Le vongole, morte, hanno seguito ormai da 59 minuti e 59 secondi la tanica in fondo al mare!!!!


1 commento:

MariCri ha detto...

Avevo già saputo del "piccolo incidente", ma non credevo che lo avessi raccontato con una suspence degna di 007! Beh, credo che i cefali del porto di Sanremo ringrazino per la pentolata di vongole piovuta loro in testa!