venerdì 12 ottobre 2007

Columbus Day

Il 12 ottobre 1492 è diventata,con la scoperta dell’America, ufficialmente la data che segna il passaggio dal Medio Evo all’ Era Moderna

Cristoforo Colombo, trascinato dalla passione e dalla bravura del fratello Bartolomeo che aveva abbandonato la vita di bordo per diventare uno stimato cartografo presso la Marina dello Stato portoghese , cominciò anche lui sin ad appassionarsi alla cartografia. Inizialmente la sua conoscenza era puramente geografica, grazie alle cartografia avuta dal fratello e a quel poco che aveva imparato navigando per un paio d’anni come semplice marinaio. Grazie al suocero che gli fece conoscere Eratostene, Plinio, Pausania, Zacuto e l’opera del cardinale Pietro d’Ailly acquisì anche una conoscenza cosmografia e scientifica. Gli anni passati a Porto Santo con davanti a sé l’Oceano Atlantico, l’osservazione dei venti che spiravano costanti da ponente a levante, la convinzione della sfericità della terra, la lettura dei Milione di Marco Polo, accesero in lui l’idea di progettare un’ impresa allora ritenuta una pazzia : raggiungere le Indie navigando verso l’ovest.

In cerca di finanziamenti illustrò la sua idea al Re del Portogallo ma la commissione, composta da vecchi capitani, conservatrice, diffidente e anche superstiziosa la esaminò con le scarse nozioni e convinzioni geografiche di allora, e respinse il progetto, perché a suo giudizio "ineseguibile", null'altro che una "fantasticheria".

Chiese al fratello di proporla agli inglesi e ai francesi ma le risposte tardavano ad arrivare e lui afflitto da un periodo di amarezze e ristrettezze economiche si trasferì a Cordoba dove proprio in quel periodo si era trasferita la Corte spagnola.
Con l’aiuto di qualche influente personaggio espose il piano ai sovrani ma nonostante la simpatia 8 l'appoggio della regina Isabella il re Ferdinando riunì una commissione di esperti, scienziati, navigatori, dotti domenicani che alla fine bocciò nuovamente il progetto.
L’oscurantismo religioso dell'epoca ebbe anche qui la sua parte. Colombo nell'esporre la sua idea, doveva vincere il sospetto che il suo progetto non contenesse opinioni incompatibili con la concezione della forma della Terra, quale é descritta nella Bibbia, cioè piana, e non rotonda, com'egli asseriva.

Dall’Inghilterra continuavano a non arrivare notizie e così decise di recarsi in Francia ma sul cammino, ormai ridotto in miseria, si fermo a Palos presso un convento dove chiese ospitalità. Qui il caso volle che il monaco del convento, don Juan Perez, fosse stato il confessore della regina Isabella e inoltre fosse un appassionato geografo. Il progetto di Colombo non gli sembrò affatto folle e decise di intercedere presso la regina. Sempre il caso volle che in quei giorni la Spagna stesse celebrando la "Reconquista". Era il 2 Gennaio del 1491. Per la Spagna terminava la "guerra dei mori". Le feste a corte (e quelle religiose) si sprecavano e Isabella libera da ogni altra preoccupazione decise di ascoltare e promuovere la vagheggiata spedizione.
Il 17 aprile Colombo già sottoscriveva i patti coi Reali Spagnoli, mentre si allestivano per lui le tre caravelle(Nina, Pinta e Santa Maria).
Nominato Ammiraglio del Grande Oceano, il 3 agosto Colombo salpava da Palos de la Frontera con un equipaggio di 120 uomini. Il 15 Agosto raggiungeva le Canarie, dove fece sostò per il rifornimento e il 6 settembre le tre caravelle ripresero il largo. Dopo un mese di navigazione, aiutato dagli alisei, non avevano ancora scorto terra. Il 7 ottobre Colombo decise di virare verso sud-ovest, avendo visto alcuni uccelli dirigersi verso quella direzione.
Finalmente alle 2 del 12 ottobre, Rodrigo de Triana, a bordo della Pinta, lanciò l'atteso grido "Terra!". All'alba Colombo sbarcò su un'isola, che gli indigeni chiamavano Guanahani e che egli ribattezzò San Salvador….

Rientrato il 15 marzo 1493 venne trionfalmente accolto a Barcellona. e solennemente ricevuto dai sovrani che lo elessero Nobile, Grande Ammiraglio dell'Oceano, Vicerè del Nuovo Mondo, con diritti e titoli trasmissibili agli eredi.

La scoperta e l'ardimentosa traversata sulle terre che si reputavano far parte dell'Estremo oriente, si diffuse in un baleno in tutto il mondo. Al grande ricevimento alla corte di Barcellona era presente Pietro d'Anghiera, e fu lui a leggere la notizia ufficiale del resoconto del viaggio; lo fece con un enorme entusiasmo e aggiunse che sospettava che non si fosse raggiunto il lembo più orientale dell'Asia, ma che fosse stato scoperto un NUOVO MONDO.
Si dice invece che Cristoforo Colombo restò ostinatamente fermo nella credenza di essere giunto nelle Indie.Come poteva Colombo, dopo tutti gli studi che aveva fatto ignorare Eratostene proprio ora, e dov'erano i 110-120 gradi che mancavano?
Fu vera convinzione oppure fu bloccato dall'alto perché si voleva dar tempo agli spagnoli (a Ferdinando "il cattolico") di conquistare tutto il Nuovo Mondo?

In seguito compirà altri tre viaggi :
- il 25 SETTEMBRE 1493 Colombo, compie il 2° viaggio verso l'America ma alcuni personaggi malevoli, invidiando la gloria dell'Eroe, lo calunniano di volersi fare Signore assoluto delle terre scoperte, ed inducono i Sovrani di Spagna ad ingiungergli di sospendere il corso delle sue esplorazioni e di far ritorno in Europa. Colombo ubbidisce e, presentatosi ai Monarchi, dimostra false le accuse.
- Il 30 MAGGIO del 1498, Colombo riparte per il 3° viaggio. Questa volta il 5 agosto raggiunge davvero il Nuovo continente. Scopre l'Orinoco, la costa occidentale dell'America del Sud (Colombia), e vi fonda la città di Cartagena. Di nuovo calunniato, nel novembre del 1500, é ricondotto in Europa, carico di catene, ma riesce ancora a dimostrare false le accuse.
- Il 9 MAGGIO 1502, Colombo riparte per il suo 4° viaggio. Esplora le coste orientali dell'America Centrale. Senonchè, per le malattie, i patimenti e le amarezze procurategli dai compagni, decide di ritornare in Spagna. Intanto, Isabella, la sua protettrice, era morta. Ferdinando il consorte, sopraffatto da maligne insinuazioni, gli negava i diritti che gli spettavano in virtù dei patti stipulati.
Infelice affranto dalle fatiche, dai disinganni e dal peso delle sventure, muore in Valladolid, il 20 maggio 1506.

1 commento:

MariCri ha detto...

E bravo lo Zione (mi sa tanto di Paperopoli...), un po' di cultura alla portata dei lettori. lo farei leggere ai ragazzi che ieri a scuola alla domanda "chi scoprì le Americhe" mi hanno risposto: "Ma c'è più di un continente che si chiama America?". E purtroppo non sto scherzando!