martedì 30 ottobre 2007

La Guerra dei Mondi


Era il 30 ottobre 1938, chi quel giorno accese la radio sintonizzandola sulla stazione della CBS rimase sgomento ad ascoltare quanto veniva trasmesso.

Una voce concitata stava raccontando in presa diretta dello sbarco di astronavi aliene sulla terra e che dalle stesse erano scese micidiali macchine da combattimento dotate di lunghe gambe d'acciaio e micidiali raggi di calore con i quali incenerivano tutto quanto era sul loro cammino, compresi gli inermi umani che incotravano, seminando distruzione e morte.

Raccontava come sembrava evidente la ferma volontà degli extraterrestri di conquistare il mondo, che la lotta era impari, vista l’evolutissima tecnologia aliena, e che già la prima città era stata rasa al suolo.

E lo sgomento si fece panico.

Gran parte degli ascoltatori americani cominciò a tempestare di telefonate i centralini della polizia, della sicurezza, del 911. Le mogli chiamavano i mariti al lavoro avvisandoli della catastrofe che si stava verificando sulla terra esortandoli a passare da scuola a prendere i figli e tornare il più presto a casa.

Furono in moltissimi a non rendersi conto che si trattava in realtà di un semplice programma radiofonico di cui Orson Welles il grande regista-attore americano era stato l' ideatore.

La vicenda immaginaria narrata nel romanzo "La Guerra dei Mondi" di H.G. Wells venne interpretata da Welles come una reale radiocronaca, con l' intento di risultare avvincente per il pubblico. L'adattamento del romanzo simulava infatti un notiziario speciale, che a tratti si inseriva sopra gli altri programmi del palinsesto, per fornire aggiornamenti sull'atterraggio di astronavi marziane a Grovers Mill.
Orson Welles durante la trasmissione

Per Orson Welles allora 23enne fu un' immensa trovata pubblicitaria che che portò la RKO ad offrirgli un contratto per la realizzazione di tre film a Hollywood.

1 commento:

Il Mari ha detto...

Certo che quella devo ancora capire se si è trattato di una trovata geniale o se è stato solo fortunato a far tanto parlar di se.
Probabilmente entrambe le cose.